Nel caso dell’artista come in quello dell’artigiano, si vede in modo chiarissimo che l’uomo meno di tutto riesce a possedere ciò che gli appartiene più strettamente. Le sue opere lo lasciano, come gli uccelli il nido in cui furono covati. (Goethe)

Parliamo di un settore, che da sempre, è di straordinaria importanza per l’intera economia italiana, e che conta un fortissimo interesse sia in campo individuale/familiare (casa, appartamenti) che in ambito professionale (diversi locali e attività commerciali che ricercano un arredo meticoloso per attrarre clientela).

 

 

Qualche definizione, che può rendere l’idea e semplificare le fila del discorso. Sfogliando una Enciclopedia Treccani alle voce Artigiano vaglieremo questa definizione, chi esercita un’attività (anche artistica) per la produzione (o anche riparazione) di beni, tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di lavoranti, senza lavorazione in serie, svolta generalmente in una bottega, mentre alla voce Artigianale, di o degli artigiani, fatto da un artigiano o da artigiani: il lavoro artigianale; soprattutto in contrapposizione a quello industriale: tecnica a.; prodotti a., la produzione a. dei mobili di stile. In giudizî su opere d’arte, ha spesso valore limitativo, per indicare scarsezza di genialità, d’inventiva, di originalità: prosa, versi di fattura artigianale. Avv. artigianalménte, con metodo, tecnica, procedimento artigianale: mobili fabbricati artigianalmente; tappeti tessuti artigianalmente.

Importante è essere al corrente degli stili d’arredo provando a seguire l’andirivieni delle mode che, come ben si sa, hanno movimenti ciclici, scompaiono per poi ritornare in voga con impatto immediato. È importante conoscere gli stili dell’arredamento e seguire il flusso delle mode che, come noto, seguono un andamento ciclico quindi tendono a scomparire per poi tornare in auge con un certo impeto.

Dunque muovendoci ad esaminare tali prospettive è di notevole interesse una tendenza che sta tornando di forte attualità, l’arredamento artigianale. Il precedente decennio era stato contraddistinto da uno spostamento di attenzione verso la fabbricazione in stock, la direzione era quella che protendeva verso complementi d’arredo già belli e fatti per lo più a prezzi competitivi, ma di questi tempi si fa strada una direttrice contraria.

 

 

Un rientro che giunge da lontano, dal bisogno costante e ininterrotto di qualità congiunto all’aspirazione di personalizzazione e singolarità. In quanto vantare arredi su misura, che siano in casa propria, in un ufficio, o in una attività commerciale, vale a dire dettare il proprio stile dando sfogo e merito alla propria personalità.

Nel complesso poi, lo stile artigianale, lega e ci lega con un doppio filo alla realtà nostrana, ovvero con il patrimonio culturale e tradizionale che rende il made in Italy un vero status symbol: un concetto, quello di ‘artigianale’, che è un settore sul quale l’Italia potrebbe esigere e vantare  diritti d’autore. L’Italia, del resto, è habitat degli artigiani per antonomasia: i suoi mobili sono bramati in tutto il mondo.

Stile e originalità sono nozioni che arricchiscono ancora il nostro partèr di diletti, mai messi in discussione dalla raffica di novità che in questo periodo ha travolto il comparto. È ancora importante soffermarsi sui valori dell’eccellenza e della qualità.

 

 

Si può apprendere un’arte solo nelle botteghe di coloro che con quella si guadagnano la vita. (Samuel Butler)

In conclusione il mondo dell’arredo in Italia si definisce come un settore in costante crescita, che si evolve incessantemente ma avendo sempre ben fermo il punto di partenza, ovvero la qualità, il cui esito naturale è l’arredo artigianale su misura.