Dal Salone a casa tua. Quali sono le novità dell’arredo giunte dalla fiera del design di Milano?

4 Maggio 2018
Dal Salone a casa tua. Quali sono le novità dell’arredo giunte dalla fiera del design di Milano?

Chiuse le sue porte, al Salone del Mobile di Milano non resta che vedere le sue proposte, esposte in fiera, entrare rapidamente nelle nostre case. Ecco le principali idee al riguardo. Comprovatosi anche in questo 2018 eccellente vetrina  della qualità e dell’innovazione nell’universo dell’arredo e del design, il Salone del Mobile.Milano si è dimostrato ancora una volta un rendez-vous internazionale irrinunciabile in grado di richiamare oltre 300mila visitatori e 3000 aziende da oltre 170 Paesi.

Questo risultato molto positivo, sia in termini di affluenza sia di qualità delle relazioni commerciali, conferma la potenza attrattiva e la portata emotiva avvertite fin dal primo giorno nei padiglioni della fiera: 434.509 presenze, in 6 giorni, provenienti da 188 paesi, con un incremento del 17% rispetto all’edizione 2016, che proponeva le medesime biennali dedicate alla cucina e al bagno, e del 26% rispetto a quella 2017.

 

 

Un’edizione che ha dato prova, se non fosse bastato, di quanto il Salone del Mobile non sia mera attività espositiva, ma, soprattutto, la riproduzione di come la cultura di impresa e la capacità di lavorare in squadra di un settore e del suo tessuto creativo e produttivo siano in grado di generare eccellenza.

Siamo molto orgogliosi del successo della manifestazione e della qualità degli operatori venuti a questa edizione che ci hanno confermato che il Salone del Mobile è il punto di riferimento di tutto il mondo. Un momento unico, in cui impresa e cultura diventano modello virtuoso di un’Italia che funziona, dove sistema industriale e istituzioni procedono a passo sincrono in nome di un fine comune”, spiega il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti. “In questi giorni abbiamo visto in scena il meglio in termini di creatività, prodotto, capacità di innovare e di raccontare – attraverso allestimenti che hanno la potenza evocativa e la magia delle migliori scenografie teatrali. Siamo dunque già pronti a pensare alla prossima edizione con sempre maggiore impegno per mantenere questa riconosciuta leadership di identità e valori e rispondere alle esigenze delle imprese e del mercato”.

La presenza di prestigiose autorità governative e istituzionali ha attestato ed è stato il riconoscimento del valore del Salone del Mobile e del settore dell’arredo, una testimonianza di quanto il Salone raffiguri uno dei propulsori dell’economia italiana, grazie al produttivo rapporto tra impresa, città e territorio che arriva a realizzare annualmente.

 

 

1.841 gli espositori, di cui il 27% da 33 paesi, distribuiti tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno, a cui si aggiungono i 650 designer under 35 del SaloneSatellite – tre dei quali sono stati fregiati del SaloneSatellite Award.

‘Un’edizione straordinaria che premia gli sforzi delle imprese per promuovere il meglio del design italiano nella settimana più importante dell’anno‘, chiarisce Emanuele Orsini presidente di FederlegnoArredo e di Federlegno Arredo Eventi. ‘Tutte le forze politiche incontrate in questi giorni hanno confermato vicinanza a un settore, quello della filiera legno-arredo, cruciale per la crescita del Paese, e hanno sottolineato la necessità di mettere in campo politiche industriali organiche ed efficaci, irrinunciabili per un pilastro del made in Italy che da solo vale il 5% del PIL. L’auspicio è che il successo del Salone del Mobile dia ulteriore slancio alla crescita delle nostre aziende, che sono pronte ad affrontare le sfide dei mercati con rinnovato vigore‘.

In questa 57° edizione protagoniste indiscusse sono state soluzioni accorte all’ecosostenibilità, in specie per fronteggiare i cambiamenti climatici in corso, tanto più l’appello a nuove tecnologie, sempre più indirizzate all’IoT e alla programmazione di ambienti multifunzionali che siano capaci di rispondere a una società sempre più online, ma anche con sempre minor spazio a disposizione.

 

 

Quello a cui abbiamo assistito è un design vuol trascendere le cose, che volge alle persone, ai bisogni di un mondo che si sviluppa e che ricerca nuovi segni, nonché bellezza ed emozione nelle piccole cose che ci accompagnano nella nostra esperienza esistenziale di ogni singolo giorno.

Come e quali saranno, allora, gli spazi abitativi del domani?
Indubbiamente si proietteranno verso le novità e le innovazioni, legandosi fortemente alle tradizioni, ai processi artigianali, alle cose del passato e al riguardo per l’ambiente circostante.

Un dimorare del futuro che si coniuga alla natura e soprattutto sostenibile, ove vivono assieme arredi riconsiderati, realizzati grazie a materiali eco e riciclabili, e soluzioni ultra moderne, dai tratti puliti ed essenziali.

Quanto detto, rammentando sempre lo stile: sia diretto verso le romantiche atmosfere del trascorso, sia proiettato verso scenari futuristici, dove la tecnologia è personaggio principale per un vivere più dinamico, smart e funzionale.

Con la Fiera ormai alle spalle, cosa resterà di questa grande scorpacciata di design? Certamente numerose idee che saranno capaci di guidare nell’arredare o rinnovare lo stile delle case di tutti noi.

 

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