“Per una donna innamorata costruire ed arredare la casa è un atto d’amore. Molto spesso è lei che sceglie i singoli mobili e tutti gli innumerevoli oggetti che serviranno nella loro vita futura. Li sceglie in modo che la casa piaccia al suo uomo, perché egli vi si trovi a suo agio, perché si senta bene in ogni momento della loro vita. Nella sua mente vede già dove saranno seduti per guardare insieme la televisione. Immagina la stanza con la tovaglia ricamata dove riceveranno gli amici, quale sarà il posto del marito, quale il suo”. Così inizia il capitolo “La donna e la casa” inserito nel libro “Ti amo” di Francesco Alberoni, un libro del 1997.
La donna e la casa, un rapporto privilegiato che dura da secoli. La casa, l’arredo, il design, per lo più, sono donna. La casa può raccontarci tutto dei suoi abitanti, le loro esperienze, il loro vivere, gusti, attitudini, quotidiano. La casa può dirci molto delle nostre donne. La casa è emblema del bisogno di privacy della coppia e poi della famiglia, ma anche simbolico luogo di socializzazione e di contatto con il mondo esterno. La regia, la scenografia è affidata nella maggior parte dei casi al gentil sesso. Fino a qualche tempo fa quando “mettevano su casa” maggiore premura era riposta nella sistemazione della sala da pranzo, luogo dell’apparire, dove davano sfoggio al proprio sé sociale. La cucina, invece, luogo dove si esplicitava principalmente il lavoro femminile, era uno spazio piccolo e umile, lasciato tale proprio per valorizzare le altre stanze. Oggi per la donna il luogo principale della casa è invece rappresentato proprio dalla cucina, luogo “caldo” per eccellenza, sì luogo di lavoro, che non è più un ambiente tipicamente femminile, ma soprattutto luogo di incontri informali, basati su rapporti di familiarità e di amicizia, nei quali conta più l’essere che l’apparire.
Arredare la casa del resto è un atto, un momento molto importante poiché riflette il nostro modo di essere. Gli oggetti di cui ci circondiamo, la moda e le tendenze cui aderiamo, ci permettono di diventare davvero simili a ciò che si desideriamo essere ed apparire: agli altri, ma anche a noi stessi. La donna sa bene tutto questo, e allora Castaldo Arredamenti non può che agevolare, facilitare e assistere la sua vocazione naturale e storica alla cura della propria casa, della propria abitazione, del proprio rifugio e nido d’amore. Che sia moglie, madre, convivente, single, donna in carriera o casalinga, non importa, la nostra regista, storicamente detta Regina della Casa, angelo del focolare, sarà sempre al centro delle attenzioni del mondo di Castaldo. Semplicità, stile, qualità, convenienza, facile fruizione: dal 1945 Castaldo Arredamenti trasforma gli spazi abitativi in luoghi unici, ricchi di buon gusto ed eleganza, capaci di rispecchiare la personalità e le emozioni di chi vi abita. Donne vi aspettiamo, per noi festeggiarvi significa seguirvi, accompagnarvi passo passo nelle vostre scelte quotidiane, cercando di realizzare i vostri desideri e i vostri sogni di una vita ogni giorno dell’anno.
Secondo il filosofo Walter Benjamin, abitare significa lasciare impronte, e chi più di una donna ne lascia in una casa?